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Crescent, Celano denuncia intrecci tra il Comune e il soprintendente Zampino
Potrebbe esserci un caso di incompatibilità ambientale per il sovrintendente di Salerno Giuseppe Zampino. A metterlo in luce è stato il consigliere comunale Roberto Celano, durante la conferenza stampa organizzata sul caso Crescent.
Ci sarebbero, cioè, troppi intrecci tra il Comune di Salerno ed il soprintendente e questo spiegherebbe anche perchè la Soprintendenza abbia dato il nulla osta all’opera, nonostante la struttura regionale abbia manifestato un’idea diversa. Una serie di rapporti che si sarebbero sviluppati proprio parallelamente allo svolgersi della vicenda amministrativa che ha portato all’approvazione del Crescent. «Il soprintendente Zampino ha chiesto ed ottenuto dal Comune di Salerno il finanziamento per l’organiz-zazione di alcune mostre-convegno e l’organizzazione dell’archivio comunale dell’architettura contemporanea, per l’importo di 504mila euro, nonchè la nomina a responsabile dell’Urban Center. Ignoriamo se per tali incarichi, siano state richieste e ottenute le previste autorizzazioni. E’ però inquietante come i relativi atti di conferimento si intreccino con i provvedimenti emessi dalla Soprintendenza in relazione al progetto in argomento». Infatti, fa notare il consigliere Celano che in data 10 dicembre 2008 con nota 33442, il Comune di Salerno inoltre l’autorizzazione paesaggistica alla Soprintendenza. Nello stesso giorno, con nota 3326, il Soprintendente propone al Comune e ne quantifica le spese, l’organizzazione degli eventi citati dal consigliere. Il 2 marzo del 2009 con nota 5805, la Soprintedenza comunica il proprio nulla osta in relazione all’autorizzazione paesaggistica, dando per acquisite le documentazioni richieste. Proprio quello stesso giorno, con nota 34834 il sindaco di Salerno comunica di condividere la proposta del Soprintendente e ne garantisce la copertura finanziaria. «Non vogliamo essere maligni - dice Celano - ma qualcuno potrebbe pensare che la Soprintendenza con questo intreccio non può essere così libera nel dare pareri su opere che stanno così a cuore alla nostra amministrazione comunale. In qualche modo, vuole compiacere il potere politico locale. Per questo motivo, ci rivolgeremo anche la Ministero dei beni culturali per verificare la compatibilità di Zampino» E sempre rimanendo in tema di Soprintendenza, Celano ha ricordato le difficoltà da lui incontrate per ottenere una copia della famosa lettera della Soprintendenza regionale. «Il sindaco di Salerno mi rispose attraverso l’Ufficio di Gabinetto in data 29 ottobre che la lettera era estrenea al procedimento amministrativo relativo al Crescent e per tanto non mi era stata fatta visionare. Tuttavia, il giorno dopo, l’archivista capo del Comune di Salerno, dottoressa Lucia Napoli, mi rispondeva che “in merito alla nota del Ministero per i beni culturali, protocollo n.165741 del 24 settembre” attestava “che la nota di cui in premessa ha per oggetto realizzazione Crescent”. Da questo si deduce l’atteggiamento arrogante del nostro sindaco. Il suo non rispettare il dissenso; De Luca non considera le leggi, ha mentito sul contenuto della missiva ed è stato anche poco corretto nei confronti del Prefetto che io avevo chiamato in causa e che a tutt’oggi non ha ricevuto risposta dal nostro primo cittadino». Il consigliere del Pdl chiude con una constatazione: «Il sindaco difende in modo eccezionalmente accanito quella che è un’opera privata come il Crescent. Dovremo chiederci: per quale motivo?». Un interrogativo al quale per il momento nessuno è in grado di rispondere, soprattutto se posto nell’ottica velatamente provocatoria del consigliere comunale. L’unico, a questo punto, che può chiarire velocemente la vicenda è lo stesso sindaco di Salerno.
fonte: CRONACHE SALERNO (22/11/09).
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